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Un piccolo, per ora, archivio dedicato alle “Photo of the Week”! Non perdetevene nessuna, ogni settimana ne troverete una nuova!

l Colle della Vaccera (1461 m s.l.m.) è un valico delle Alpi Cozie che mette in comunicazione il comune di Angrogna in val Pellice con quello di Pramollo in val Chisone. Il valico si trova tra il monte Servin (1.756 m) ed il monte Castelletto (1.512 m). La cresta che passa per il monte Castelletto si abbassa poi verso Prarostino; l’altra, dopo il monte Servin, sale al Grand Truc (2.366 m). Nei pressi del colle vi è un rifugio, e un agriturismo. Presso il colle opera dal 2007 una stazione ornitologica per lo studio della migrazione autunnale gestita dal GPSO nell’ambito del Progetto Alpi. Si può salire al colle da due versanti. Passando dalla val Pellice, dopo l’abitato di Luserna San Giovanni e prima di quello di Torre Pellice si prende a destra verso la Valle d’Angrogna e la si segue fino al parcheggio in prossimità di un rifugio. Oppure da San Germano , risalire il vallone Risagliardo lungo la carrozzabile sulla sx orografica del torrente. Dopo Pramollo al ponte prendere a sx e salire verso il colle Vacera. Alla borgata Sangle acqua fresca e panorama.

La Luna piano piano sparisce dietro  Colle della Vaccera aprile 2020

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Mentre dal mondo là fuori arriva solo il suono lancinante delle sirene delle ambulanze, da bravi cittadini e diligenti patrioti stiamo tutti a casa e usciamo solo «per pisciare il cane», attività consentitaci ai sensi del dpcm dell’11 marzo corrente mese. Ci stringiamo a coorte, ma rispettando il metro e 85 di distanza regolamentare, mica come le sardine strette strette. Non facciamo rumore, nonostante Sanremo ci abbia suggerito altrimenti. Come sempre quando serve, ci comportiamo da popolo adulto, non solo impaurito ma anche saggio, grazie anche agli eroi del Servizio sanitario nazionale e del privato convenzionato, in prima linea a salvare i nostri concittadini ammalati di Covid-19.

Corona Virus paesi Deserti, Villar Perosa situata in Val Chisone Piemonte Italia provincia di Torino. ORA DI PRANZO 15 MARZO 2020

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Nella foto la gentilissima signora Brunella a posato per dariogeographic nel suo tipico costume Valdese. Si tratta di un capo molto elaborato, composto da diversi elementi e, se siete curiosi di saperne di più, oggi sono qui proprio per questo… Innanzitutto dovete sapere che, anticamente, questo abito non aveva nessuna connotazione religiosa ma era semplicemente il vestito più bello che le donne possedevano e che, quindi, sfoggiavano solo nelle occasioni importanti. Era così prezioso da essere usato anche come abito da sposa!L’elemento più caratteristico del costume valdese è però la cuffia, un prezioso copricapo di origine medievale che viene tramandato all’interno della famiglia. La sua lavorazione è molto complicata poiché la cuffia è composta da tre parti: una anteriore composta da un nastro in pizzo di 7 metri tutto pieghettato che incornicia il volto, una parte intermedia fatta di tulle o stoffa leggera e una posteriore in tulle ricamato che racchiude i capelli raccolti al suo interno; la cuffia è poi tenuta chiusa da un lungo nastro di seta bianca che viene fatto cadere lungo le spalle. La tradizione vuole inoltre che le ragazze non ancora confermate indossino una cuffia nera…

Ecco il tipico costume di Valle della comunità Valdese

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